
Cleaning e giovani: da lavoro “umile” a lavoro specializzato
IA, robotica e sostenibilità; le nuove competenze richieste dal settore.
Quando entriamo in un ufficio, in una palestra o in un ospedale, quante volte ci chiediamo chi ha reso quegli spazi così puliti e accoglienti?
Dietro una pulizia impeccabile c’è un mondo di lavoratori silenziosi, invisibili, ma necessari per la quotidianità di tutti noi. Migliaia di uomini e donne che svolgono un compito che richiede competenze specifiche, attenzione al dettaglio, senso di responsabilità.
Eppure, il cleaning professionale è uno di quei settori che più faticano ad attrarre le nuove generazioni. Quali motivazioni si nascondono dietro a questa difficoltà? Ma, soprattutto, come addetti ai lavori cosa possiamo fare?
Sicuramente, anche il mondo della pulizia professionale necessita di un cambio di prospettiva per intercettare e trasmettere alle nuove generazioni l’opportunità che offre questo settore: quella di contribuire al benessere della comunità, far parte di un’industria in continua evoluzione che sta costruendo un futuro più sostenibile.
Il pregiudizio “della scopa”
"È un lavoro umile", "Non c’è futuro", "È solo per chi non ha studiato". Queste espressioni hanno marchiato a fuoco l'immagine del cleaning professionale. Pregiudizi duri a morire che, oltre ad alimentare stereotipi dannosi, hanno limitato le aspirazioni di molti e contribuito a creare una divisione tra lavori considerati “nobili” e altri destinati a chi non ha avuto “fortuna”. Il cleaning, che un tempo veniva visto come una semplice attività manuale, si è invece trasformato in una professione che richiede competenze specialistiche.
La digitalizzazione, le politiche di sostenibilità e la crescente attenzione alla salute collettiva, specialmente dopo la pandemia, hanno trasformato in maniera radicale questo settore, rendendolo sì più complesso, ma anche più strategico. I robot collaborativi, i detergenti eco-friendly, i sistemi di gestione digitale dei servizi e il Facility Management sono solo alcune delle novità che stanno a dir poco rivoluzionando il modo di pulire, trasformando non solo le procedure, ma anche i ruoli dei singoli professionisti.
Le nuove frontiere del cleaning
I giovani che scelgono un percorso professionale nel cleaning avrebbero l’occasione di sviluppare competenze trasversali e opportunità di crescita: dal tecnico specializzato al responsabile di squadra, fino al supervisore di tecnologie per la gestione degli edifici. Si stanno aprendo molte nuove possibilità, come la gestione e la manutenzione di macchinari avanzati, l'analisi dei dati e la progettazione di soluzioni sostenibili per migliorare l'efficienza ambientale.
I professionisti del cleaning, oggi, devono possedere competenze spesso sottovalutate. Diventa, quindi, fondamentale riconoscere e valorizzare queste competenze, offrendo ai più giovani, ad esempio, l'opportunità di ottenere certificazioni professionali riconosciute a livello internazionale. Creare percorsi di carriera che consentano di specializzarsi in diversi ambiti e di accedere a ruoli di maggiore responsabilità, affiancando i ragazzi a figure esperte, permetterebbe loro di acquisire le competenze necessarie per fare la differenza.
Anche attraverso progetti come l’HACKATHON ISSA PULIRE che dimostrino come il cleaning possa contribuire alla tutela dell'ambiente, possiamo mostrare alle nuove generazioni che questo settore è in grado di offrire soluzioni concrete ai problemi globali.
Le nuove tecnologie offrono infinite possibilità per rendere il lavoro del cleaning più efficiente e coinvolgente. Pensiamo, semplicemente, all’Intelligenza Artificiale, tema scelto per la seconda edizione dell’HACKATHON, e a come libera i lavoratori da compiti ripetitivi e consente loro di concentrarsi su attività a più alto valore aggiunto.
Una community forte e coesa
Questi temi saranno al centro del dibattito a ISSA PULIRE 2025. Sarà l’occasione per confrontarsi su come rendere il cleaning un'opzione di carriera attraente per i più giovani, evidenziando le opportunità di crescita e il ruolo di questo settore. L’obiettivo è costruire insieme un futuro in cui la pulizia non sia percepita solo come un servizio, ma un pilastro per la salute e il benessere delle comunità.